AUTORIZZATI A PENSARE Dialoghi e pensieri per la Quaresima 2019 In collaborazione con Polis Muggiò |
Quali visioni e ragioni per il bene comune?
In dialogo con Mons. Luca Bressan sul discorso del vescovo alla città
Mercoledì 27 Marzo
Perché scommettere sulla famiglia oggi?
In dialogo con un amministratore pubblico, una mamma e una famiglia che accoglie
Mercoledì 3 Aprile
Spettacolo Teatrale
Mercoledì 10 Aprile
I nuovi volti dell'Italia: storie di inclusione
In dialogo con Gianni Mereghetti, curatore della mostra Nuove generazioni e testimonianze dalla nostra città
Gli incontri si terranno presso l'auditorium del centro parrocchiale,
in Piazza del Burghett, Muggiò
QUARESIMA DI SOLIDARIETA'
SIRIA - Nebek
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CONTESTO: La città di Nebek, nella regione del Qalamoun, è una località di 50 mila abitanti situata a metà strada tra Homs e Damasco. In tempo di guerra la città ha ricevuto tantissimi profughi, musulmani e cristiani, da altre zone. La presenza del più grande ed efficace ospedale nella regione del Qalamoun rende Nebek ancora più frequentata e più importante. Il monastero di Deir Mar Musa dista 17 km dalla città. La comunità cristiana di Nebek conta circa 300 persone. L’asilo del Qalamoun è stato fondato da un sacerdote più di 30 anni fa e ha sede nei locali della parrocchia siro cattolica, che è stata colpita da alcuni razzi durante la guerra. Nel 2015 la Comunità monastica, in collaborazione con il parroco, ha ottenuto il permesso del Vescovo per ristrutturare l’asilo e migliorare lo stato del personale docente.
INTERVENTI: La comunità di Mar Musa segue il progetto dell’asilo lavorando per alzare il livello educativo con la presenza di insegnanti laureati e specializzati. Sono state organizzate sessioni di assistenza psicologica per affrontare le problematiche dovute alla guerra. Dopo l’esperienza di un anno, l’asilo ha avuto maggiori richieste di iscrizioni e ora i bambini sono 150. Per poterli ospitare tutti è stata acquistata una nuova sede. Il contributo richiesto è per la ristrutturazione e l’adeguamento delle aule, con l’acquisto di banchi e sedie perché si possano accogliere più bambini e offrire lavoro ad alcuni giovani nel campo educativo. Infine il progetto vuole porre le basi per una pacifica convivenza tra musulmani e cristiani.
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